Affrontare serenamente l’esame d’avvocato, da quest’anno senza l’uso dei codici commentati, significa aver già superato il primo grosso scoglio. L’ansia e la tensione possono giocare brutti scherzi. Sto leggendo sui social molta ansia per questo nuovo esame, candidati che chiedono come affrontare lo studio e tutti che si affrettano a suggerire corsi di formazione o manuali di studio (me compreso visto che sull’argomento ho pubblicato un libro leggi qui ed ora sto anche preparando un video corso leggi qui). Riflettevo però sul fatto che nessuno dia consigli che riguardino l’aspetto psicologico nell’affrontare l’esame d’avvocato.
Ovviamente una buona preparazione riuscirà a mettervi più facilmente a vostro agio in sede di esame ed evitare che possano prendervi momenti di panico di fronte alla traccia proposta. Preoccuparsi dell’eventualità che non si sappiano gli argomento proposti non aiuta, anzi aumenta il vostro nervosismo. Tanto per cominciare le tracce proposte sono sempre due e quindi sarà difficile che non sappiate né l’una né l’altra. Comunque analizziamo ora i vari aspetti.
L’arrivo presso la sede di esame.
Nei grandi centri, Roma, Milano, Napoli ecc., l’esame d’avvocato rappresenta non solo uno stress psicologico dettato dalla prova che si andrà ad affrontare, ma anche uno stress non indifferente causato dall’enorme numero dei candidati che oggettivamente complica le cose. Questo in quanto i controlli all’ingresso della sede di esame, le varie “perquisizioni”, l’assegnazione dei posti e soprattutto l’attesa rende già di per sé la cosa abbastanza snervante. Su questo dovrete solo avere la pazienza di attendere che si svolgano tutte le operazioni di rito, sappiate che ci vorrà del tempo. Durante l’attesa sarà naturale che si formino dei gruppi, parlare con altre persone sicuramente stempera la tensione. Ma se siete già in ansia, evitate di parlare con chi è più in ansia di voi, non farete altro che alimentare la vostra preoccupazione.
La scelta delle tracce.
Nel momento in cui vi dettano le tracce, non partite di fretta sulla prima che pensate possa essere per voi la migliore. Prendetevi 10 minuti di tempo per rileggerle attentamente e valutate con calma. A questo punto possono prospettarsi tre alternative:
- conoscete gli istituti e reati che vengono trattati solo per una delle due tracce;
- conoscete tutti gli istituti e reati trattati per entrambe le tracce;
- non sapete proprio di cosa si stia parlando.
Per quanto riguarda il primo punto la scelta è obbligata nell’affrontare il parere relativo agli istituti che sono a voi più familiari.
Nel secondo caso vi si prospetterà una scelta. Quale delle due tracce affronto? In questo caso vi consiglio di farvi un piccolo schema nel quale inserire tutti gli argomenti dell’una e dell’altra traccia per poter poi decidere quale delle due per voi sia meglio.
Nel terzo caso….. beh qui la questione si fa più difficile. Ritengo molto poco probabile che un candidato che si presenti ad affrontare l’esame d’avvocato non sappia nulla di nessuna delle due tracce. Quindi probabilmente l’ansia sta prendendo il sopravvento. A questo punto dovete solo prendervi 5 minuti di tempo per rilassarvi, respirare, magari bere un sorso di acqua o mangiare un cracker. Vedrete che dopo, rileggendo con calma il tutto, uno spunto di partenza o una lampadina si accenderà. Anche solo per un punto di una traccia. A questo punto non vi resta che partire da lì.
La redazione del parere.
Superato il primo momento in cui avete scelto quale traccia svolgere, dovrete necessariamente cominciare a scrivere. Per quanto riguarda il parere di diritto penale, nel libro ho spiegato una tecnica che ritengo valida (leggi qui), ma in generale è necessario anche nella brutta scrivere le cose in modo chiaro. Molto spesso la confusione argomentativa che un soggetto ha dentro di sé, si riflette nella stesura del parere. Fatevi uno schema degli argomenti che andrete a trattare; partendo sempre dal concetto generale finendo poi nello specifico e nel caso di specie che vi è stato proposto. Ricordatevi sempre una cosa fondamentale: non è detto che il vicino di banco ne sappia più di voi. Quindi sicuramente confrontatevi, parlate (nei limiti), ma tutto ciò che vi arriva come suggerimento, compreso eventualmente quello di un commissario, valutatelo attentamente e non datelo subito per oro colato. Mi raccomando ricordatevi di concludere il parere.
La pianificazione del tempo è importante. Fate attenzione che le ore volano e se non si presta attenzione, si rischia di arrivare alla fine che sarà necessario consegnare la brutta copia. Il tempo concesso è più che sufficiente, basta solo saperlo sfruttare correttamente.
Se volete alcuni consigli sull’utilizzo dei codici commentati, leggere qui.
Cosa portare in sede di esame.
Il tempo che starete in sede di esame è tanto. Cercate quindi di portarvi degli snack, e soprattutto dell’acqua. La tensione fa brutti scherzi, evitate di sentirvi male per carenza di zuccheri, magari portatevi delle caramelle o della cioccolata.
Se volete vedere la video presentazione del testo l’Esame – il parere di diritto penale clicca qui.