Tantissimi penalisti aspettano il processo penale telematico. Questo eviterebbe di doversi recare spesso in tribunale al fine di effettuare numerosi depositi. (Soprattutto in questo periodo con i contagi covid-19 che aumentano a dismisura). Il processo penale telematico o PPT snellirebbe moltissimo numerose attività non solo per l’avvocato ma anche per le cancellerie. Il Governo sta lavorando sul punto e, il Ministero della Giustizia, ha già emanato un provvedimento di attuazione del Processo Penale Telematico (Clicca qui) ed un Manuale per gli utenti (Clicca qui).
Il processo penale telematico.
Il PPT sembrerebbe essere una realtà seppur ancora molto limitata. Infatti è possibile depositare in maniere telematica, nomine, memorie, documenti, richieste ed istanze che possono essere presentati dall’indagato in seguito al 415-bis comma 3 c.p.p.. Ovviamente è indispensabile prima di tutto che vi sia presente all’interno del Re.Ge.WEB la nomina del difensore. Questo significa che non potrò contestualmente depositare la nomina ed altri documenti così come avviene in modalità cartacea. Prima devo depositare la nomina (che sia in formato cartaceo o per via telematica), attendere che questa venga inserita a sistema e successivamente potrò accedere al fascicolo e depositare gli ulteriori documenti, memorie o istanze.
Come si accede al portale dei depositi penali.
Per accedere al portale è necessario prima aprire la seguente pagina https://pst.giustizia.it/PST/ , effettuare il login con le proprie credenziali
oppure con la smart card, cliccare successivamente su Portale deposito Atti Penali – deposito con modalità telematica di atti penali scegliere la procura di riferimento ed a quel punto si apre la schermata alla vostra sinistra.
Da qui è possibile, dopo la notifica del 415 bis comma 3 c.p.p. depositare la nomina o, se si è già inseriti presso il Re.Ge.WEB depositare memoria, atti e documenti nei 20 gg previsti per legge.
Il doppio binario della giustizia.
Da un lato ci troviamo un governo che seppur con la lentezza di un bradipo sta cercando di informatizzare anche il processo penale, dall’altro ci troviamo gli addetti alle cancellerie, ufficio copie ecc. dei tribunali che per mancanza di capacità oppure per direttive obsolete non sono assolutamente al passo con i tempi e soprattutto certi uffici sembrano dissociati dalla realtà.
Oggi 23/10/2020 mi sono recato presso uno degli uffici copie del Tribunale di Roma per vedere se era pronta la copia di una chiavetta USB depositata dalla persona offesa. Quando la settimana scorsa avevo fatto richiesta, portando una chiavetta ancora imballata, l’addetto mi fece parlare con la dirigente in quanto (mi diceva) che loro non sono abilitati a fare copie di questo genere. La dirigente mi rispose di non preoccuparmi e di tornare dopo una settimana. Recandomi di nuovo all’ufficio copie per ritirare la mia copia, mi è stato risposto che non era pronta in quanto non sapevano come fare e che mi sarei dovuto rivolgere nuovamente alla dirigente. Non la faccio lunga, Vi dico solo che alla fine mi sono fatto la copia da solo, pagando ovviamente i diritti relativi.
La domanda che mi pongo è: come sia possibile che nel 2020 ancora non sia possibile avere (e non mi azzardo a dire velocemente) copia di un supporto informatico? Una chiavetta USB non è certo una novità, anzi sta quasi per diventare obsoleta!!
Quali sono le speranze.
Ad oggi questa funzionalità del Processo Penale Telematico è, non solo sconosciuta ai più ma, soprattutto, ancora poco utile. L’auspicio è che si possa arrivare a poter essere autorizzati alla visione del fascicolo dopo la notifica della chiusura delle indagini. Lì si che si comincerebbero ad avere degli effetti positivi. Soprattutto per tutti quei file multimediali come foto, video oppure audio che visionarli o ottenere copia in procura è sempre difficoltoso se non impossibile.
Come contattare l’avvocato Ingarrica.
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